Vincitori

PREMI BIENNIO

 

TERZO PREMIO

Esplorando l’infrarosso

ma insolita, lo sviluppo descrittivo ma supportato da dispositivi e software mirati sono adeguati alla classe prima del liceo. La radiazione infrarossa è utilizzata per evidenziare i cloroplasti in cui avviene la fotosintesi, all’interno di foglie di Elodea osservate al microscopio ottico a trasmissione. L’addestramento all’uso del microscopio e le informazioni sull’infrarosso introducono all’osservazione, documentata con microfotografie rielaborate in digitale e analizzate in modo differenziale. Una lettura interessante per ri-scoprire, all’inizio della scuola secondaria, la complessità dei viventi.

Studenti Giorgia Bruni, Francesco Cappelletto della classe I A del Liceo Scientifico “Istituto Don Bosco”, Padova. Docente referente: Luca Zacchigna

 

SECONDO PREMIO 

Stima della crescita di popolazione di lieviti del ceppo saccharomyces cerevisiae in diverse condizioni di coltura

Motivazione: un lavoro dagli obiettivi molteplici, legati anche alla programmazione curricolare, in parte ridimensionati per garantire chiarezza di esecuzione e di comprensibilità alla parte sperimentale. La coltura del lievito è stata seguita con due parametri: l’assorbanza, come indice di crescita delle popolazioni e il pH come indicatore dell’attività metabolica. La relazione è ben strutturata: sono distinti parte teorica, parte sperimentale, risultati, analisi dei risultati, conclusioni, grafici. Le conclusioni aprono alla necessità di acquisire nuove informazioni per capire bene la complessità dei fenomeni legati alla vita.

Studenti Sebastian Guidotti, Alessandro Tommaso Gulli, Pietro Seletti, Giovanni Valenti della classe II A LSA del Liceo Scientifico “Carlo Emilio Gadda”, Fornovo di Taro (PR). Docente referente: Serena Leoni.

 

PRIMO PREMIO

SmartLab

Motivazione: l’argomento scelto, l’utilizzo dello smartphone per eseguire esperimenti di Fisica in contesti non scolastici, è stato affrontato in maniera adeguata e coerente con il tema del concorso. Il lavoro ha richiesto sia la comprensione della struttura interna dello smartphone, in particolare il funzionamento dei suoi sensori, sia uno studio preliminare di argomenti teorici, non ancora affrontati nel percorso scolastico. Le misure eseguite e l’analisi dei risultati, che hanno richiesto l’utilizzo di diverse applicazioni per smartphone, rivelano padronanza delle tecniche sperimentali e familiarità con il metodo scientifico. Ben strutturata e linguisticamente corretta la relazione.

Studenti: Francesca Filipazzi, Elisa Maria Pedrazzini, Luca Pedroni, Pietro Pizzoccheri, Sofia Re delle classi 2 T e 2 Z del Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate “Angelo Cesaris” di Casalpusterlengo (LO).

Docente referente: Fabrizio Giannelli.

 

 

PREMI TRIENNIO

 

TERZO PREMIO

A pesca tra le onde…radio!

Motivazione: interessante ricostruzione degli storici esperimenti di Marconi che sono alle origini delle moderne telecomunicazioni. C’è un accurato allestimento delle apparecchiature, con una valutazione critica dei loro vantaggi e limiti e un’attenzione a cogliere l’importanza delle condizioni nelle quali si realizza l’attività sperimentale. La costruzione del pattern di ricezione dell’antenna dimostra la consapevolezza della necessità di riscontri quantitativi. La costruzione del ricevitore radio per onde medie rivela una buona dose di ingegno oltre alla padronanza della strumentazione utilizzata.

Studenti Massimo Barbatano, Filippo Cerno, Riccardo Mason, Claudia Pia Muraro Volpe, Matilde Sgaravatti delle classi 4 A e 4 C del Liceo Scientifico “Don Bosco”, Padova.

Docente referente: Luca Zacchigna

 

SECONDO PREMIO

Eppur si muove

Motivazione: perfetta è l’aderenza al tema del concorso. Indovinata e originale è l’idea di ripercorre i metodi che hanno permesso di mettere in evidenza il moto di rotazione della Terra, a partire da quelli degli antichi greci, passando al pendolo di Foucault, a una misura telescopica, fino al celebre esperimento di Guglielmini. Sono stati sia costruiti strumenti sia usati strumenti già esistenti come il Pendolo di Foucault e un telescopio. Le misure effettuate sono state molto accurate, come mostrano i grafici realizzati, e quasi sempre coerenti con i valori di riferimento. Corretta e chiara la relazione.

Studenti Giorgia Beccaro, Andrea Canato, Sofia Masato, Alberto Pelizzaro, Beatrice Rossi delle classi 4 A e 5 A del Liceo Scientifico “Romano Bruni”, Padova.

Docente referente: Dario Benetti

 

PRIMO PREMIO

Evoluzione dell’esperimento di Millikan modernità e analisi completa per verificare la quantizzazione della carica e determinare la costante fondamentale e

Motivazione: la scelta del contenuto è completamente coerente con il tema del concorso. L’apparecchiatura tradizionale per realizzare l’esperimento di Millikan in un laboratorio didattico è stata modificata, utilizzando sferette di polistirene, luce laser per l’illuminazione e sistemi di acquisizione per avere in tempi brevi misure molto numerose; si sono ottenuti risultati coerenti con quelli oggi accreditati. L’elaborazione dei dati molto accurata è descritta con rigore. La relazione rivela una notevole consapevolezza critica del metodo scientifico. Originale infine il taglio della contestualizzazione storica.

Studenti Maria Chiarot, Riccardo Dal Molin, Elena Guerra, Filippo Moro delle classi 3 CCL, 4 ASA, 5 BSA, 5 BS del Liceo Classico e Scientifico “XXV Aprile”, Portogruaro (VE).

Docente referente: Matteo Mosangini

 

MENZIONI TRIENNIO

 

Quincke.2K18

Studenti Andrea Casali, Leonardo Matteoni, Mattia Pirani, Andrea Trebbi della classe IV AL del Liceo Scientifico “Enzo Ferrari”, Cesenatico (FC).

Docente referente: Gisella Greggi

Motivazione: il contenuto è in buona corrispondenza con il tema del concorso. L’impiego del tubo di Quincke per misurare la velocità di propagazione del suono e la sua dipendenza dalla temperatura è ben illustrato nei suoi presupposti teorici e nella costruzione dell’apparato sperimentale; vengono considerati diversi fattori che possono incidere sull’esito degli esperimenti e proposte soluzioni efficaci per ottimizzare la strumentazione. Corretta e precisa l’elaborazione dei dati.

 

Il triangolo sì noi lo abbiamo considerato

Studenti Matteo Caprinetti, Niccolò Piccinali, Silvia Presti della lasse IV H del Liceo Linguistico “Carlo Tenca”, Milano.

Docente referente: Laura Capocelli

Motivazione: il contenuto è in ottima corrispondenza con il tema del concorso. L’uso accurato dei metodi di triangolazione è molto apprezzabile, tenendo anche conto che gli studenti frequentano un liceo linguistico. In particolare è stata riprodotta la squadra di Galileo e sono state eseguite con essa misure dell’altezza di particolari costruzioni cittadine. Infine è stato eseguito il confronto di queste misure con quelle effettuate con strumenti moderni, il clinometro e il teodolite, scelta importante a livello di metodo. Completa e ben strutturata la relazione.

 

La dimensione nascosta

Studenti Gaia Botticelli, Filippo Caroilicchia, Mauro Giacoia, Giorgia Lumini, Matteo Vitali della classe 4 BL del Liceo Leonardo da Vinci, Cesanatico (FC).

Docente Roberto Buda.

Motivazione: un contenuto semplice, la misura della dimensione dell’acido oleico, è declinato con coerenza al tema del concorso, secondo fasi ben scandite: costruzione di un modello macroscopico per testare la correttezza dell’impostazione, discussione di un primo risultato ottenuto in base a una ipotesi di forma della molecola non corretta, e infine, dopo adeguata documentazione, ripetizione dei calcoli con un risultato confrontabile con quello accreditato. L’elaborazione dei dati è svolta con spirito critico e con strumenti semplici ma adeguati all’obiettivo sperimentale.

 

Una frenata paramagnetica

Studenti Annalisa Campo, Giovanni Ferro, Alessandro Miccichè, Francesco Nasello, Christian Sollami della classe 3 B del Liceo Scientifico “Alessandro Volta”, Caltanissetta.

Docente referente: Maria Petitto

Motivazione: decisamente buona è la corrispondenza del contenuto con il tema del concorso e interessante il metodo di misura progettato. Ben riuscita è la costruzione dello strumento con il quale è stata misurata la velocità limite di un magnetino in caduta libera entro un tubo metallico. Le misure sono state effettuate prima con un cronometro, poi ripetute con un sensore di Hall che ha permesso uno studio più accurato dell’andamento della velocità di caduta. La relazione finale è ben strutturata e precisa.

 

Occhio al getto

Studenti Michela Alamprese, Sofia Corsi, Matteo Gaspari, Monica Merli, Giulia Momi della classe 3 A del Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate “Fazzini-Mercantini”, Grottammare (AP).

Docente referente: Giampiero Brinci

Motivazione: il contenuto è adeguato al tema del concorso. Gli studenti hanno svolto una buona e circostanziata analisi dei problemi sperimentali, hanno applicato accorgimenti efficaci e trovato soluzioni appropriate. Gli strumenti utilizzati sono semplici ma adeguati all’obiettivo sperimentale. I risultati sono discussi e valutati criticamente. Interessante l’approfondimento matematico che ha consentito di rileggere i dati sperimentali in una prospettiva più ampia.

 

Il pallone sonda

Studenti Virginia D’Alanno, Gianni Di Paolo, Federico Granata, Alessio Martinelli, Lisa Pelaccia delle classi 3 C e 3 ASA del Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, Pescara.

Docente referente: Giorgio Guidi

Motivazione: esperimenti ben costruiti, sia nell’impianto concettuale sia nella strutturazione operativa. Interessante la collaborazione con un docente della locale università che ha portato alla riformulazione dell’assetto sperimentale. Gli apparati sperimentali sono stati oggetto di rigorosi test e accurate calibrazioni; l’impiego di Arduino mostra una buona padronanza di strumentazione elettronica impiegata in abbinamento alla strumentazione più classica. Significativo il confronto con l’Agenzia Regionale per l’Ambiente per la valutazione dei risultati.

 

Costruzione e utilizzo di una bilancia di Watt

Studenti Francesco Anese, Nemanja Antonic, Tiziano Pauletto, Lisa Piazza, Mario Veshaj delle lassi 3 CCL, 4 ASA, 4 BS del Liceo Classico e Scientifico “XXV Aprile”, Portogruaro (VE).

Docente referente Matteo Mosangini

Motivazione: buona è la corrispondenza con il tema proposto dal concorso: la misura di massa con la bilancia di Watt, che è alla base dei nuovi metodi di definizione dell’unità di misura della massa. Impegnativo è il lavoro svolto per la costruzione della bilancia, in particolare delle bobine; l’uso di metodi computerizzati hanno permesso di ottenere misure con una notevole precisione. L’introduzione teorica, che mette in relazione le misure di massa con la forza magnetica e la costante di Planck, certamente interessante, risulta un po’complessa.